Da vcoazzurranews.info del 04/02/2009
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Da vcoazzurranews.info del 04/02/2009
PIANETA NEVE: UNA REALTA' DA SUPPORTARE
mercoledì 04 febbraio 2009
Garanzie di maggiore sicurezza e sostegno ai costi di gestione e sviluppo impiantistico, in particolare delle stazione più piccole. Questi i capisaldi della legge a supporto di tutta quella realtà economica che in Piemonte ruota attorno alla neve e allo sci. Un indotto che vale un fatturato di 500/600 milioni di euro per un’occupazione di 15 mila addetti. Sul fronte della sicurezza la principale novità dalla prossima stagione sciistica: qualche spicciolo in più per lo skipass ma assicurazione garantita contro gli incidenti che in pista possiamo provocare o subire. Sanzioni da 40 a 250 per chi sarà sorpreso su discese e anelli da fondo senza poter esibire la copertura assicurativa obbligatoria che negli intenti dovrebbe ridurre il fenomeno dei ‘pirati della neve’. E poi maggiore omogeneità nell’aiuto ai gestori degli impianti per evitare rischi che si sono corsi anche nel nostro comprensorio sciistico. Gianluca Vignale, presidente commissione post-olimpica Regione Piemonte afferma: “Fino ad oggi la distribuzione delle risorse veniva soprattutto decise con singoli accordi di programma tra comuni, comunità montane, province e la regione. Spesso in soccorso del privato si poteva giungere soltanto all’ultimo quando al rischio imminente di chiusura rispondeva il pubblico rilevando gli impianti e pagando quelle che erano le spese”. E allora quale nel concreto l’interesse di questa nuova normativa per le nostre stazioni sciistiche? Anselmo Rolandi, titolare delle Sciovie di Lusentino, Moncucco e Domobianca sostiene: “Grazie a questa legge potremo completare il sistema d’innevamento programmato e la sistemazione di rete di protezioni per gli sciatori” Ma un aiuto è rappresentato anche dall’alleggerimento dalle servitù di passaggio in virtù dell’attribuzione di pubblica utilità al comparto sciistico. Ciò non significa esproprio ma neppure negazione del loro impiego quale area sciabile a fronte di ‘indennizzi’ che verranno definiti dai comuni. Cosa questo significhi in termini economici lo sanno bene i gestori degli skilift del Mottarone: con canoni d’affitto fin qui pagati ai privati che nelle annate, purtroppo numerose, di scarsa neve e poco lavoro hanno messo in serie difficoltà la tenuta dei bilanci. E la nuova legge sullo sci sarà l’argomento al centro di un incontro pubblico promosso dal Partito Democratico domani sera a partire dalle 21 alla Fondazione Rosmini di Domodossola.
mercoledì 04 febbraio 2009
Garanzie di maggiore sicurezza e sostegno ai costi di gestione e sviluppo impiantistico, in particolare delle stazione più piccole. Questi i capisaldi della legge a supporto di tutta quella realtà economica che in Piemonte ruota attorno alla neve e allo sci. Un indotto che vale un fatturato di 500/600 milioni di euro per un’occupazione di 15 mila addetti. Sul fronte della sicurezza la principale novità dalla prossima stagione sciistica: qualche spicciolo in più per lo skipass ma assicurazione garantita contro gli incidenti che in pista possiamo provocare o subire. Sanzioni da 40 a 250 per chi sarà sorpreso su discese e anelli da fondo senza poter esibire la copertura assicurativa obbligatoria che negli intenti dovrebbe ridurre il fenomeno dei ‘pirati della neve’. E poi maggiore omogeneità nell’aiuto ai gestori degli impianti per evitare rischi che si sono corsi anche nel nostro comprensorio sciistico. Gianluca Vignale, presidente commissione post-olimpica Regione Piemonte afferma: “Fino ad oggi la distribuzione delle risorse veniva soprattutto decise con singoli accordi di programma tra comuni, comunità montane, province e la regione. Spesso in soccorso del privato si poteva giungere soltanto all’ultimo quando al rischio imminente di chiusura rispondeva il pubblico rilevando gli impianti e pagando quelle che erano le spese”. E allora quale nel concreto l’interesse di questa nuova normativa per le nostre stazioni sciistiche? Anselmo Rolandi, titolare delle Sciovie di Lusentino, Moncucco e Domobianca sostiene: “Grazie a questa legge potremo completare il sistema d’innevamento programmato e la sistemazione di rete di protezioni per gli sciatori” Ma un aiuto è rappresentato anche dall’alleggerimento dalle servitù di passaggio in virtù dell’attribuzione di pubblica utilità al comparto sciistico. Ciò non significa esproprio ma neppure negazione del loro impiego quale area sciabile a fronte di ‘indennizzi’ che verranno definiti dai comuni. Cosa questo significhi in termini economici lo sanno bene i gestori degli skilift del Mottarone: con canoni d’affitto fin qui pagati ai privati che nelle annate, purtroppo numerose, di scarsa neve e poco lavoro hanno messo in serie difficoltà la tenuta dei bilanci. E la nuova legge sullo sci sarà l’argomento al centro di un incontro pubblico promosso dal Partito Democratico domani sera a partire dalle 21 alla Fondazione Rosmini di Domodossola.
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